Se mi farai compagnia verrò con te
a cercare nel vento schegge impazzite di libertà
all’appello non rispondo più, mi girano troppo i coglioni,
nell’ascoltare finte odissee.
Fammi un po’ di compagnia
ed insieme raccoglieremo schegge impazzite di libertà.
Sembra una sala d’attesa la tua camera ardente,
eppure sei già morta e non ascolti
guarda intorno a te, siamo tutti defunti
ed anche sepolti definitivamente dalle idee.
Questo silenzio, ascoltalo,
questo silenzio almeno tu puoi ascoltarlo, madre!
Ti hanno rapito stanotte, i sicari del padreterno,
boss latitante e nemico del vento.
Forse ci sei anche tu in questo bicchiere di vino,
forse i coglioni mi girano ancora
ma nel frattempo preferisco non rispondere all’appello
e non ascolto finte odissee.
Se mi farai compagnia verrò con te,
troveremo nel vento schegge impazzite di libertà.
Questo odore, ascoltalo,
questo odore di fiori almeno tu puoi ascoltarlo, madre !
Ti hanno portato via stamattina, i maggiordomi di dio,
boss latitante nemico del vento.
Sembra una sala d’attesa la tua camera vuota,
mentre voli via definitivamente dalle idee.
Assapora il mio disgusto per quest’altra sconfitta,
però tu lo sai che nel vento
mi accarezzeranno ancora e ogni volta che ci andrò,
schegge impazzite di libertà.
(P.A. 2010)