Francesco Villari – Monsieur Mangiafuoco

È possibile che ci siano solo carcasse

dove fino a ieri c’era il passeggio della totale popolazione.

Lune e stelle sulla testa fresca di barbiere

e lampioni totalmente ininfluenti ai fini del giudizio finale.

Fasi e, quasi all’unisono, rumori di barbarie

dai capelloni ai glabri senza distinzione di sorte.

È come presentarsi agli esami mandando il sosia intelligente

e non passare l’esame per la sua balbuzie discriminante.

Potrei farmene una ragione

a torto.

O potrei pensare a tutt’altro

mentre aspetto soltanto che il sonno mi rapisca,

mi sopra il viso con un sacco nero,

mi scombussoli

e mi imponga di non piangere mai più.

È tassativo

evitare di saltare

festante

sul carro di Monsier Mangiafuoco

o

anche

solo

accettare sigarette da  sconosciuti il cui nome inizia per “L”

e finisca con “ucignolo”.

Mi raccomando… hooo

(buonanotte)

Hi – hoo

(sta arrivand… hooO – hi – hooO)

Hi – hoO

Hi – hoOO

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