Gianni Cusumano: IL RESTO IN GETTONI

Se essere un fiero sostenitore della libertà d’opinione

ti da il diritto di riempirmi la testa di cazzate,

il resto puoi darmelo in gettoni del telefono?

 

Se la mia voce ti inturgidisce l’anima

-e hai deciso di picchiarmi-

il resto puoi darmelo in gettoni del telefono?

 

Se pensi che “figlio di puttana” si pronunci “illetterato”,

-e per questo vuoi picchiarmi-

il resto, potresti darmelo in gettoni del telefono?

 

Se davvero sei convinto che un piatto di maccheroni al sugo
di capra

contenga la vera essenza della poetica pasoliniana

-e mi sei già addosso-

il resto, puoi darmelo in gettoni del telefono?

 

Se assomigli più a una perturbazione atlantica che a un
politico

-e mi stai colpendo a sangue-

il resto, gentilmente, puoi darmelo in gettoni del telefono?

 

Se non sei una cameriera rumena che arrossisce quando le
dici “tequila”,

ma lo stesso godo a piazzartelo in culo

-e non ci vedo più da un occhio-

il resto, puoi darmelo in gettoni del telefono?

 

Se la tua idea di cuoco

non coincide con la mia di coprofago

-e non ci vedo più e basta-

il resto, chiedo scusa, posso averlo in gettoni del
telefono?

 

Se sei il mio ex datore di lavoro che mi deve una settimana
di paga

-e non ci sono dubbi: ti sto accoltellando-

il resto, posso averlo in gettoni del telefono?

 

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