LO SBRONZO DI RIACE – In Vino Veritas… In Acqua Paritas

Può un tema come quello della privatizzazione dell’acqua diventare argomento per bambini? Niente di più facile e di più divertente, quasi come sfogliare "Lo sbronzo di Riace", il fumetto nato dall’incontro e dalla collaborazione di diverse realtà reggine, tratto da un soggetto del c.s.o.a. "Angelina Cartella", sceneggiato e disegnato dall’Accademia del fumetto "ReggioComix", edito dal progetto autogestito "Autoproduzioni Appese".

Trentadue tavole per raccontare le peripezie del più giovane dei mitici Bronzi di Riace, ormai perennemente ubriaco perché costretto a bere soltanto vino, arrivato a costare meno dell’acqua, e dei suoi incontri con svariati personaggi, reali e immaginari, surreali e così veri: come PierPesce, a cui sono cresciute pinne spropositate a causa dei rifiuti tossici riversati nelle montagne e nei mari calabresi, o come Sgocc, una goccia d’acqua impegnata a salvare le sue sorelle dalla prigionia e dalla privatizzazione.

E ad ogni vignetta due personaggi, dai visi familiari e dal parlato tipicamente transalpino, sempre pronti a tassare i malcapitati protagonisti per ogni minima goccia d’acqua utilizzata, anche semplicemente sfiorata, a simboleggiare le grandi multinazionali che si impossessano delle nostre risorse.

Una storia ambientata a Reggio Calabria ma che interessa tantissime città italiane, coinvolte ormai nella follia della privatizzazione di un bene vitale come l’acqua. Una storia per sorridere ma anche per riflettere su questioni importanti. Un graphic novel per bambini da lasciare in vista perché lo leggano anche gli adulti.

SFOGLIALO AL SEGUENTE LINK:
www.csoacartella.org/autoprod/presentazioni/sbronzo/index.html

LO SBRONZO DI RIACE è pubblicato sotto Licenza Creative Commons
Tratto da un soggetto del c.s.o.a. "Angelina Cartella"
Il coordinatore del progetto per ReggioComix è Antonio FEDERICO
La sceneggiatura è di Domenico LODDO
Le matite sono di Emilio AMADDEO
Le chine sono di Giusy MORABITO
L’illustrazione di copertina ed il progetto grafico sono di MELTEDMAN
Hanno collaborato Paolo SURACE, Giulia BIANCO e Giovanni BIANCO

06 – ZIO SKANF – PENSIERI, PAROLE, OPERE E OMISSIONI

Stante che le quadrature non sono affare contemplato dal nostro tempo e
che sarebbe preferibile approdare in un porto abbandonato ecco le pagine delle
omissioni. Pensieri e parole ed opere sono indaffarate tra un vuoto
esistenziale ed un peccato veniale. Cuscini tentatori, vite da mosca spezzate e
ronzii fragorosi fanno da corollario
alla prima raccolta di poesie dello Zio


SCARICA IL PDF (186KB)

Omaggio a Fabrizio De Andrè

La Cattiva Strada

Alla parata militare
sputò negli occhi a un innocente
e quando lui chiese "Perché "
lui gli rispose "Questo è niente
e adesso è ora che io vada"
e l’innocente lo seguì,
senza le armi lo seguì
sulla sua cattiva strada.

Sui viali dietro la stazione
rubò l’incasso a una regina
e quando lei gli disse "Come "
lui le risposte "Forse è meglio è come prima
forse è ora che io vada "
e la regina lo seguì
col suo dolore lo seguì
sulla sua cattiva strada.

E in una notte senza luna
truccò le stelle ad un pilota
quando l’aeroplano cadde
lui disse "È colpa di chi muore
comunque è meglio che io vada "
ed il pilota lo seguì
senza le stelle lo seguì
sulla sua cattiva strada.

A un diciottenne alcolizzato
versò da bere ancora un poco
e mentre quello lo guardava
lui disse "Amico ci scommetto stai per dirmi
adesso è ora che io vada"
l’alcolizzato lo capì
non disse niente e lo seguì
sulla sua cattiva strada.

Ad un processo per amore
baciò le bocche dei giurati
e ai loro sguardi imbarazzati
rispose "Adesso è più normale
adesso è meglio, adesso è giusto, giusto, è giusto
che io vada "
ed i giurati lo seguirono
a bocca aperta lo seguirono
sulla sua cattiva strada,
sulla sua cattiva strada.

E quando poi sparì del tutto
a chi diceva "È stato un male"
a chi diceva "È stato un bene "
raccomandò "Non vi conviene
venir con me dovunque vada,
ma c’è amore un po’ per tutti
e tutti quanti hanno un amore
sulla cattiva strada
sulla cattiva strada.

Poesia Senza Titolo

di Sergio Branca

Invidia regalo d’amore

e di poesia
2 parole ed una carezza

per un odio socialmente giustificabile

così non solo i miei dolori

ma anche la mia poesia

è stanchezza postindustriale

le angosce lasciate

i miti da superare

desideri postindustriali

io voglio

camuffare

la verità

ed userò orologi nuovi.

lancetta di secondi

produce ritmi conosciuti

superati

fin troppo conosciuti.

(immenso è l’uomo che non ascolta e tace)

La ricreazione è finita

di Francesco Villari

I discoli samaritani si alzano le gonne,
non salutano il sultano.

Mi piange il cuore
se penso a te
zombi minchione.
"Siediti e chiedi scusa alla
classe!"

Canasta tra le voci
ed in testa lo scacco alla regina con la
cresta
che tiene banchetti
(vorrei cancellare ma il bianchetto è
finito)

Mi trito il dito a destra
(uno a caso ma non il medio, ago della
baldanza)

Il medium mi sconfessa e urla.

Pecche e picche non risolvono
perchè dovevo alzare io.

PaRoLe A PeSo presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli studi di Messina!

Segnaliamo il prossimo appuntamento di PAROLE A PESO che vedrà coinvolti Francesco Villari e Pino Amaddeo in scorribande letterarie dal sapore particolarmente gustoso di un nuovo anno all’insegno della cultura indipendente.

L’incontro è per giorno 03 Gennaio 2009 alle (17.30 circa) presso i Casali Antichi della Cittadella Sportiva Universitaria a Messina… Non dovreste mancare!!!

Altre info sugli eventi su www.myspace.com/damsmessina