da dietro queste sbarre
vedo l’inverno sciogliersi in un maggio negato.
è polline che feconda speranze
abortite al vagare autistico
in cortile nell’ora d’aria.
è un seme nella crepa del muro
che circonda i colpevoli e i vigliacchi.
è un misero fiore,
minuscola macchia indaco nel grigio di pochi giorni.
monito folle e scherno divino:
"è bella la vita".
che va a pensare un assassino…
Rocco Cotroneo
One Response to (è una poesia per chi è in carcere anche per quelli che non sanno di esserlo)