
Occhio di rabbia è rimasto quindici giorni
a contemplare il cielo:
perduto nella violenza del proprio pensiero.
Fresco il vento di montagna accarezzava
il bollore del corpo;
lontana la danza di gente avida d’acqua e carne.
Non voglio nessuno e nessuno esiste, diceva…
niente vale la pena pensava
e mentre pensava scoppiava
di sangue e saliva:
corpo alla deriva mentre la gente
muore per un tozzo di pane;
indolenza di un cane senza guerra.
Bianca l’erba al sole respira di vento
muove la notte oltre la collina
e s’alza il vento.