MADRI GIOVANI di Pino Amaddeo

Ho bussato alla porta del boia, ma lui era già al lavoro

mi ha fatto accomodare la moglie, mi ha offerto un thè.

I figli maschi, Antony e Cristian giocavano nel giardino

tra le rose ancora appassite e i gelsomini già bianchi.

La figlia Laura, con le mestruazioni, era al telefono

il thè era caldo, il salotto freddo, la moglie serena.

Ho bussato alla porta del banchiere, senza moglie.

Mi ha fatto accomodare la madre, ancora giovane e

col marito defunto tre anni prima, arresto cardiaco.

Ho bussato alla porta del professore, mi ha ascoltato

mi ha parlato dei figli, Luca e Annalisa, entrambi tossici.

Mi ha offerto un thè caldo, il salotto freddo, la moglie assente.

Ho bussato alla porta di un criminale amico del banchiere

buonasera…adoro i gelsomini… mi ha offerto un thè caldo,

mi ha parlato.Ascolto i criminali, i professori, i banchieri,

persino i boia.Ho ucciso tante persone, le ho uccise

come fossere delle capre.Ho due figli, fanno l’università,

mia moglie è bellissima e io sono bravo a dipingere fiori e tramonti.

Ho ucciso tante capre, ero alla porta del macellaio

dovevo pitturare casa sua, si dovevo lavorare

dentro la casa del macellaio, imbiancare le pareti di casa sua.

Gelsomini e rose nei miei sogni di ieri, persino il boia mi cerca.

Il banchiere con la moglie assente, salotti freddi, capre.

Non mi piace il thè, ho ucciso delle persone con i miei pennelli.

Rose già appassite e gelsomini ancora bianchi, arresti cardiaci.

Ho bussato alla porta di una madre, forse non capirete mai.

Imbianco pareti nelle case di macellai, professori e banchieri.

I criminali hanno madri giovani che hanno imparato ad aspettare.

 

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