BASILIO CAMPANELLA – III ATTO

La rivolta dell’attualità è che al momento

un uomo

è morto proprio al momento in cui uno si accorge di vivere;

la rivolta della sconfitta è quando quest’ultimo

s’accorge di non poter gridare

e nel silenzio prende coscienza della sua morte già
trascorsa

come un essere scopre che la luce di una

stella

dell’attualità

è molto più vecchia.

 

La rivolta del passato è tornare alla miccia

proprio un po’ prima dell’esplosione

e fermarla lì

a bruciare in eterno.

 

 

Così l’attualità propose e la sconfitta asservì.

 

Il passato no,

propose invece,

l’attualità si confuse in un composto statico

rimanendo confusa, la sconfitta s’asservì.

 

Nel silenzio di domani vedo in una agenda l’attualità

appunta:

rivolta e lotta.

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