LA FINEZZA di Francesco Villari

 

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Ho sospettato qualcosa del genere da subito,

subito prima il sorriso,

intendo il sorriso di dopo

quello per il quale hai forzato

ma ti ho capito.

Il sospettando mentre aspetto sconti

mentre gli scontri ravvicinati del primo tipo,

con quelli del secondo tempo,

parlano francese.

Metti le lamette alla menta

Nella bocca della veridicità delle bolse,

fascinose, mezze teste.

Metti la finezza piena a disposizione di spazio

di medici fin quando sto male

di male fin quando andrà bene

di bene fin quando di fronte al divino

inchinerò il boccale e sottile

sommerso

incongruente

seppellirò il resto nell’ansia da parto.

 

Ma io non torno.

 

Ho sospettato qualcosa del genere da subito

Ma non mi davo credito.

 

Ma io non torno.

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