Aldo La Serpe – LA PREGHIERA DI PELLI

 
 
 
 

Cerchiamo
di rendere grazie alla terra, prima dell’apparizione dei segni di Is e dei miei
livelli di colpevolezza: l’aurora amara, i pastori sodomiti sui prati, i
fanciulli sonnambuli in un macabro Sabbath operando la catramiscenza; i quali
atti ci allontanano dall’Atto di Contrizione.

Prima
di fare voto diamo una quotidiana santificazione alle nostre esistenze
circondate maggiormente dai mali dove siamo caduti e dove veniamo colpiti a più
riprese.

Siamo
degni di ascoltare una preghiera?

Di
partorirne qualcuna, aspirando ai frutti minori?

Ma
non tardiamo, può arrivare…

Che
sciocco! Lui è sempre con noi, con la sua sinfonia di dolori ad aggravare i
movimenti funebri,

c’è
una brutta aria, è il collasso del Sud, non trova guarigione.

Allora
cominciamo sin da adesso a cambiare i nostri appetiti ed a fortificarci con la
penitenza, pariamo lentamente? Con caratteri di fuoco? Regaliamo questa
soddisfazione minima a Lui?

Dopo
aver nuovamente toccato il fondo, ecco che si ritorna all’esistenza ma, senza
effetti, senza luoghi di memorie.

Dobbiamo
spiegare chi siamo per un possibile aiuto divino? Descrivere la nostra condanna
malgrado non sappiamo perché siamo stati adunati?

Chi
è stato quaggiù per poter narrare le mie vicende?

Sono
cittadino del fuoco ed ho voglia di nascondermi dentro una rosa e vivermi il
profumo, vorrei amare tutto col cuore ma sono senza gloria, senza onore, quanto
alla salute, ecco che risale ma, per scendere sull’ago di una fiamma.

Oh,
se riuscissi a ricordare un’orazione o a rimembrare il sangue che m’ha
succhiato quando, da vampiro, veniva a farmi visita sfondando la finestra, i venti
d’argento, le colonne di vento, le opere marine, le dolci navigazioni sul
bacino, il fianco del sole quando bruciava più del centro.

Oh,
sindaco azzurro, il mio mal di tutto mi disorienta, il male muscoloso sputa
sangue nero.

Non
voglio più contatti ravvicinati con il caro Lui ma pensieri di mare; ha quasi
preso possesso del mio cuore, è un vero sacerdote delle anime perse, le sue
mosse sono esemplari in una sala popolare.

Ho
in me una volontà tesa dentro un laboratorio violento e son disposto a far di
peggio: lo sterminio, liberami Signore da queste nuove dirigenze, dammi
continenza e castità, uno stampo d’epoca benedetto, uno stucco dorato, dei
colori cristallini, un disco di luce dentro la sala, a riunirci.

Voglio
dirti cos’è l’amore:

è prendere in braccio la mia ragazza e non sentir peso.

 

 

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